Le crepe nel calcestruzzo o nella muratura sono una di quelle cose che nessuno vorrebbe vedere, ma che prima o poi capitano. Possono sembrare banali, ma dietro una semplice linea nera nel muro si può nascondere un problema più serio. Se stai leggendo questo articolo, è perché probabilmente ne hai notata una in casa, in un garage, o peggio ancora in una struttura che dovrebbe essere sicura come un capannone o un edificio pubblico.
Prima buona notizia: esistono soluzioni efficaci e professionali per ripararle in modo definitivo. Non servono miracoli, ma competenza e gli strumenti giusti. Ecco perché in questo articolo ti guideremo passo passo, spiegandoti non solo cosa fare, ma soprattutto perché farlo così, con un approccio che ogni buon tecnico conosce.
Le crepe non sono tutte uguali. Alcune sono dovute al normale assestamento dell’edificio e sono solo superficiali, mentre altre indicano movimenti strutturali più profondi. Le fessure che si allargano nel tempo, o quelle che attraversano più punti della muratura, vanno prese molto sul serio.
In generale, una valutazione tecnica è sempre consigliata, ma se decidi di intervenire da professionista, devi usare una procedura collaudata e i prodotti adeguati. Ed è qui che entra in gioco Komex Edilizia, con la sua linea completa di attrezzature per il consolidamento strutturale.
Può sembrare strano, ma per riparare una crepa bisogna prima aprirla. E no, non con il martello e scalpello. Il modo corretto e veloce è usare una mola diamantata specifica: la Mola Crack Repair distribuita da Komex è pensata proprio per questo scopo. Il suo profilo a cuneo e la larghezza di 10 mm permettono di aprire la fessura con precisione, senza allargare inutilmente o danneggiare il supporto.
Questa operazione serve a due cose: rimuovere materiale fragile o incoerente, e creare lo spazio ideale per ospitare la resina consolidante, che sarà iniettata nei prossimi passaggi.
Una volta aperta la crepa, bisogna pulirla perfettamente. Anche qui, nulla di improvvisato: servono compressore, aspirapolvere professionale o scovolini. La polvere residua può compromettere l’adesione delle resine, quindi meglio non lasciare nulla al caso.
Ora viene il bello. Con la fessura aperta e pulita, si può procedere con l’iniezione della resina. Komex propone resine poliuretaniche epossidiche specifiche per questo tipo di lavoro: alcune ad alta penetrazione, altre espansive, perfette per sigillare anche i vuoti più piccoli.
L’iniezione avviene attraverso ugelli o packer, e con l’aiuto di pompe professionali come la KLE 100 Smart, che garantisce la giusta pressione e il controllo totale sul flusso del materiale. Il risultato? Una struttura più solida, impermeabilizzata dall’interno e con le fessure completamente sigillate.
Una volta che la resina si è indurita, si può procedere con la rasatura o la finitura estetica. Il bello è che, se il lavoro è stato fatto bene, della crepa non rimarrà traccia. E, soprattutto, non si ripresenterà.
Un’impresa edile del vicentino ha recentemente utilizzato proprio questa tecnica per ripristinare oltre 30 metri di crepe profonde in una soletta di calcestruzzo danneggiata da vibrazioni continue. Dopo aver aperto le fessure con la Mola Crack Repair, ha proceduto con iniezione a bassa pressione di resina epossidica Komex, usando la pompa KLE 100. In pochi giorni, la pavimentazione è tornata agibile e strutturalmente solida, evitando demolizioni costose e tempi lunghi di fermo cantiere.
Komex Edilizia non offre solo prodotti, ma soluzioni pensate per i professionisti. Ogni dettaglio del processo – dal taglio alla resina, dalla pompa alla finitura – è coperto da una linea di attrezzature testate e affidabili.
Quindi, la prossima volta che ti trovi davanti a una crepa, non cercare scuse o soluzioni veloci da ferramenta. Prendila sul serio e usa strumenti da cantiere veri.
Per qualsiasi dubbio tecnico o richiesta di consiglio, il team Komex è sempre disponibile per guidarti nella scelta del prodotto più adatto al tuo intervento.
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